A.I.STOM.
Associazione italiana stomizzati
L’associazione italiana stomizzati sorge nel 1973 per volere di pazienti e di un gruppo di operatori sanitari, vanta ad oggi 40 anni di storia al servizio del paziente stomizzato.
Ma chi sono i pazienti stomizzati? sono tutti quei malati che per vivere hanno dovuto modificare radicalmente il loro aspetto fisico tramite interventi salva vita. Quindi possiamo trovare pazienti con tracheostomia perché altrimenti il paziente non respira, possiamo trovare pazienti con stomie intestinali (colonstomia, trasversostomia, ileostomia e PEG) per poter defecare, alimentarsi e assumere farmaci. Infine possiamo trovare pazienti con sistema urinario compromesso che necessitano quindi di urinare attraverso una cistostomia oppure ureterostomia.
L’operatore sanitario che gestisce nei migliori modi i pazienti stomizzati segue un percorso di studi ben specifico: oltre una laurea triennale in infermieristica si definisce enterostomista quella persona che completa un percorso di studi con un master di I livello in “Assistenza sanitaria a pazienti stomizzati ed incontinenti”.
Nell’Ambulatorio sanitario San Vito è presente un’infermiera che vanta nel suo curriculum formativo tale master.
L’ambulatorio fin dal suo nascere è diventato un centro AISTOM: la regione Veneto quantifica solo 2 centri AISTOM (Cerea e Padova) e l’Ambulatorio San Vito è presente all’interno del sito ufficiale www.aistom.org.
Modificare il proprio aspetto fisico per esigenze di salute modifica anche la visione di se stessi: ecco perché l’assistenza al paziente stomizzato necessita di una presa in carico olistica in quanto per alcune malattie si può morire ma grazie agli interventi chirurgici che permettono di recuperare le varie funzioni vitali e recuperare uno stile di vita autonomo. Avere una stomi significa avere una situazione anatomica diversa, ma gestibile, che non pregiudica la vita di relazione del portatore.