Il catetere vescicale è un tubo di diversa consistenza che ha lo scopo di mettere in contatto la vescica con l’ambiente esterno allo scopo principale di drenarne il contenuto.
Il posizionamento di un catetere vescicale non deve provocare dolore (fastidio si) e il suo permnere non deve dare fastidio, questi due aspetti sono direttamente dipendenti aalla manualità dell’operatore che lo posiziona.
L’immagine, tratta da wikipedia è molto esaustiva ed è un punto di partenza per raccontare come questo tubicino risolva o sia determinante in molte situazioni o patologie che richiedono la necessità di mettere la vescica a contatto con l’esterno.
Il catetere vescicale quando viene posizionato in condizioni normali (non in emergenza o in presenza di patologie) non provoca dolore, il motivo sono le scelte e la manualità dell’operatore che lo posiziona, non c’è differenza di sesso, il posizionamento ben fatto non fa male.
Il catetere ha lo scopo di drenare l’urina dalla vescica non è uno strumento moderno, ma antichissimo i cui concetti furono noti sin dall’epoca romanica (LINK), quello che nel corso degli anni è cambiato è il materiale con cui è fatto.
Il materiale di composizione del catetere vescicale cambia, il calibro cambia e quindi la variabilità di utilizzo si è ampliato diventando uno strumento che può restare in sede per pochi istanti o per tempi lunghissimi.
Foto tratta dall’articolo Cateterismo vescicale, 4 novità (LINK)
Nella figura tre cateteri in sezione, un lattice, un lattice siliconato internamente ed esternamente e un silicone puro con scanalature.
Il catetere vescicale più semplice è quello costituito da un tubo ad esempio in PVC che ha un estremità con un uscita ed una parte che viene introdotta con una punta che può essere tipo foley o tieman ed è utilizzabile per il cateterismo estemporaneo, così ad esempio i cateteri LoFric (LINK pagina web) che consentono un posizionamento indolore grazie al lubrificante presente sulla superficie che diventa attivo quando si aggiunge fisiologica.
Il catetere più semplice per un cateterismo estemporaneo che comporta il posizionamento in sede per poco tempo, ma per poche volte a seconda se abbiamo un cateterismo estemporane post operatorio per un globo vescicale (LINK articolo globo vescicale) oppure potrà essere utilizzato più volte al giorno per decenni in caso di cateterismi estemporanei.
Il catetere nella forma più nota il foley è utilizzato per il monitoraggio della diuresi in fase in caso di intervento chirurgico o per situazioni d’emergenza se si presenta un globo vescicale ad esempio per un ipertrofia prostatica, quindi può essere lasciato in sede per anni (cambia il materiale di composizione).
I casi presentati sopra la correlazione fra tempo e necessità ma il discorso si complica a seconda dell’ostacolo da superare di solito il catetere vescicale con la punta foley o la tieman sono le più utilizzate in reparto, ma nei reparti specialistici si possono vedere anche cateteri con punta Couvelaire, Malecot, Pezzer.
Il catetere vescicale è uno strumento indispensabile per molte situazioni anche se spesso in secondo piano è determinante, ma mette in contatto un ambiente interno, la vescica con l’esterno, la sorveglianza, la gestione sono legate all’attenzione dell’infermiere alla sua capacità di riconoscere precocemente la presenza di malfunzionamenti o complicanze.
Non voglio entrare nel merito dell’impianto e gestione del catetere vescicale che è molto importante, ma in questo breve testo vorrei lasciare il catetere come protagonista.
Il catetere vescicale è protagonista negli interventi urologici dove la dimensione ha la sua importanza, i cateteri utilizzati sono a tre vie, una via per gestire il pallone di ancoraggio, una via per far entrare fisiologica e una via per defluire fisiologica ed urina. Negli interventi TURP o TURV dove è prevedibile un sanguinamento è importante che ci sia un flusso continuo per risciacquare ma anche un palloncino che faccia emostasi (interventi TURP).
In conclusione il catetere vescicale è un presidio che ha una variabilità di utilizzo e sono molte le situazioni in cui questo presidio è determinante per risolvere la problematica, meriterebbe un manuale e cercando su Amazon alla ricerca catetere vescicale o cateterismo vescicale si trova un manuale del 2003 e un ebook del 2015 di Luciano Urbani, troppo poco per uno strumento spesso utilizzato e gestito dagli infermieri.
FONTE: https://www.infermieriattivi.it/tecniche-e-tecnologie/3670-che-cos-e-un-catetere-vescicale.html